La Ricerca ai tempi del Coronavirus Il progetto nello spazio off-line: Carcere e altre forme di emarginazione

I territori fragili e l'epidemia: riflessioni

Autore:

Andrea Di Franco

Data:

24 Aprile 2020

Il nostro gruppo lavora, da diversi anni e secondo due linee di ricerca distinte seppure  confrontabili, per definire un metodo relativo al progetto dello spazio di relazione negli ambiti più critici della periferia urbana e all’interno delle case di reclusione. Si tratta di un approccio basato, in entrambi i casi, sulla sperimentazione sul campo.

Gli ambiti abitativi critici e gli ambiti detentivi, per quanto entrambi inclusi nel corpo della città, esprimono caratteri -critici- di “extra-territorialità” piuttosto affini.

In questo periodo, affiancando gli attori impegnati in questi ambiti ed i loro abitanti, ci siamo trovati a fare i conti con due fenomeni che coinvolgono il nostro metodo di lavoro e che amplificano il potere destabilizzante dell’emergenza sanitaria: la sospensione delle relazioni di prossimità, delle azioni dirette sul campo e la difficoltà o l’assenza di accesso alla rete informatica come sostituto di emergenza. In altre parole, la quasi totale disconnessione dal resto del mondo

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