ri-educazione virtuale

I territori fragili e l'epidemia: riflessioni

Autore:

Claudio Umberto Comi

Data:

05 Giugno 2020

I giorni passati rinchiusi in casa per l’epidemia di Covid-19  ci hanno permesso di sperimentare in prima persona la “mancanza”. Vivendo ormai in modo sovrabbondante molti momenti della nostra giornata e, stipando in casa, sempre in modo sovrabbondante, cose, oggetti e ricordi ci siamo inevitabilmente abituati al molto ed al di più. In  un certo qual senso buona parte della nostra vita si trovava, e probabilmente ancora si trova, in una condizione di “troppo pieno” per effetto della quale qualcosa alla fine rigurgita. Se un merito, Covid19 lo ha avuto, è forse proprio quello di farci percepire una gerarchia di valori in base ai quali riordinare il nostro quotidiano escludendo proprio quelli che sono di troppo.

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