Quale spazio collettivo potremo abitare nei prossimi mesi?

I territori fragili e l’epidemia: riflessioni

Autore:

Arturo Lanzani, Antonio Longo, Cristina Renzoni, Federico Zanfi

Data:

25 Aprile 2020

Tra le misure di contenimento dell’epidemia di Covid-19, una delle più rilevanti riguarda il divieto di frequentazione degli spazi pubblici aperti, a prescindere dalla loro natura, localizzazione e modalità di fruizione e uso. Queste brevi note intendono sollevare a questo proposito due questioni relative a) ad una necessaria differenziazione tra territori, densità insediative e famiglie di luoghi pubblici; b) ad un urgente ripensamento nella progettazione e gestione degli spazi aperti collettivi, spostando l’attenzione dai nodi ad alta frequentazione, a favore invece di interventi più diffusi, a rete e a bassa intensità di uso. In conclusione vengono evocati due campi d’azione possibili che mettono al centro lo spazio plurale della strada e della trama di quelle che genericamente definiamo “reti verdi”.

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