Formare e informare: Riflessioni sulla didattica a distanza

I territori fragili e l'epidemia: riflessioni

Autore:

Gabriele Pasqui

Data:

12 maggio 2020

Vorrei proporre un fronte di riflessione che mi sembra molto rilevante in una fase di grandissima incertezza sull’avvio del prossimo anno accademico: come interpretare l’esperienza che tutti stiamo facendo della didat-tica a distanza, collocando questa interpretazione in una più generale lettura delle condizioni di contesto e delle dinamiche interne dell’università italiana.

Sono stato stimolato in questo senso dallo scambio avuto con colleghe e colleghi e da molte letture, tra le quali segnalo il dialogo, pubblicato sul Giornale dell’Architettura, tra Carlo Olmo e il nostro Rettore, Ferruccio Resta, per il quale rinvio ai link qui sotto

Olmo: https://inchieste.ilgiornaledellarchitettura.com/a-distanza-da-chi-2/
Resta: https://inchieste.ilgiornaledellarchitettura.com/luniversita-sara-piu-credibile-e-attendibile-2/
Olmo: https://inchieste.ilgiornaledellarchitettura.com/universita-2-non-facciamo-come-il-paziente-di-freud/

Tanto Olmo quanto Resta scelgono un terreno di discussione che colloca l’esperienza della didattica a distanza sullo sfondo di un’interpretazione del senso e della funzione dell’università oggi, prima e oltre l’emergenza COVID.

Mi sembra la strada giusta.

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