Flick: la pandemia e la pari dignità sociale nella città

I territori fragili e l'epidemia: riflessioni

Autore:

Michele Roda

Data:

29 Aprile 2020

L’emergenza ci restituisce città meno giuste, con le categorie fragili maggiormente esposte alle conseguenze della pandemia. Per questo “dobbiamo ricominciare a parlare in termini di polis, mettendo in relazione la città delle pietre con quella degli uomini. Le città sono oltretutto un bene comune e per questo il nostro paese ha bisogno di tutelarle, con regole adeguate all’oggi, non di cento anni addietro come la nostra legge urbanistica”. Così Giovanni Maria Flick – ex ministro della Giustizia, presidente emerito della Corte Costituzionale, studioso delle città – tratteggia in una chiacchierata intensa e ad ampio raggio la condizione instabile delle nostre città contemporanee di fronte alla crisi.

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L’intervista apre un ciclo di interventi su case e città ai tempi del coronavirus, ospitato sulle pagine de

Il Giornale dell’Architettura: https://inchieste.ilgiornaledellarchitettura.com/le-case-citta-coronavirus/