Autore:
Giovani Ricercatori per le Aree InterneData:
02 Luglio 2020Il 1° luglio è svolto il quarto tavolo del workshop, quello sul “Turismo“.
Ringraziamo coloro che hanno animato il dibattito, iniziando dalla condivisione dell’idea che sia necessario superare una visione retorica del turismo come panacea per le aree interne, per poi portarci a esplorare molti aspetti problematici, opportunità e potenzialità del turismo in questi luoghi, toccando temi come lo sviluppo economico e lo spopolamento, rimarcando la trasversalità dell’argomento.
@Francesca Sabatini e @Alberto Marzo, citando le loro esperienze nei territori del Centro Italia colpiti dal sisma 2016, hanno evidenziato la necessità di inserire il turismo in un ambito più ampio, in quanto esso può trovare un ruolo utile alle comunità locali solo all’interno di un territorio che accolga molteplici funzioni e che non diventi quindi una monocoltura. Hanno poi sottolineato come il turismo sia una pratica sociale strettamente collegata alla mobilità e all’abitare, temporaneo e intermittente, di interi territori, per cui i rapporti tradizionali tra chi consideriamo abitante e chi consideriamo turista, fattori esogeni ed endogeni necessitano di essere rivisti.
Il rapporto tra fattori esogeni ed endogeni è ripreso da @Fabrizio Ferreri, che, portando l’esempio della Via Magna Francigena in Sicilia, ha illustrato l’importante ruolo che il turismo può avere nei processi di ri-territorializzazione e ri-creazione di comunità e della coscienza di luogo, soprattutto attraverso progetti di territorio come i cammini o le ciclovie, tra le quali @Federica Bianchi ha portato l’esempio di VENTO, per mettere a sistema diverse aree interne e cercare di superare la frammentazione amministrativa.
Il rapporto difficile con e tra le amministrazioni pubbliche che spesso rende difficile la riuscita di progetti turistici viene sottolineato poi da @Marco Vedoà, da @Lorenza Maria Sganzetta, e da @Stefania Toso, che nel raccontarci la sua esperienza con le seconde case nell’astigiano introduce l’importante tema della mancanza, incompletezza o non affidabilità dei dati di cui disponiamo per analizzare il turismo. Incompletezza rimarcata da @Alessia Mastrangioli, che ha poi introdotto l’argomento della digitalizzazione delle aree interne.
@Marta Pascolini riprendendo il tema della partecipazione comunitaria e la sua capacità di riattivazione anche di territori stanchi sottolinea come sia importante non nascondere i conflitti ma renderli parte propositiva delle strategie e come ci sia bisogno anche di assumere la consapevolezza della necessità dell’abbandono di alcuni territori. Infine, @Margherita Pasquali, raccontandoci dell’esperienza del settore termale in Trentino ci fa riflettere sulla ciclicità economica e sociale delle attività turistiche e dell’eccesso di costruito che abbiamo creato a spesso continuiamo a creare cercando di riattivare delle aree e invece producendo degrado del capitale naturale.
No comment yet, add your voice below!